[Vietnam] Halong Bay - Scenari da favola


Il giorno successivo al nostro arrivo in Vietnam la guida ci carica in macchina all'alba per un viaggio di tre ore verso la baia di Halong. Hanoi dista  solo 150 km da Halong ma le strade vietnamite non sono autostrade a mille corsie (più stataline a corsia unica), per cui bisogna calcolare bene i tempi per gli spostamenti.

In ogni caso, Ciccciopasticcio e il suo autista (un tizio ossessionato dal clacson, al punto che l'agenzia probabilmente gliel'aveva disabilitato sulla vettura per non far venir pazzi i clienti, e che quindi si sfogava facendo ossessivamente i fari a macchine e motorini) ci caricano e ci portano, puntualissimi, alla baia per le undici. Qui ci aspettano le hostess della Victory Star, la giunca su cui pernotteremo la notte successiva. Per prima cosa si portano via i nostri bagagli, che ritroveremo un'ora più tardi davanti alla nostra cabina. In generale in quattordici giorni di viaggio tra fattorini, autisti e attendenti vari, non siamo mai riusciti a spostarci le valige da soli. Appena scendevamo dalla macchina\barca\qualunque cosa, c'era già un tizio che le stava portando via.

Tempo un quarto d'ora massimo (atteso in un locale\bar di servizio con aria condizionata e posto dove sedersi - una manna dal cielo, con il caldo tropicale che c'era in quel momento), ci fanno imbarcare su una barchetta di trasporto che ci porta fino alla giunca. A scanso di equivoci, le giunche, pur avendo dei nomi che evocano antiche barche a vela, sono delle navi da mini-crociera a motore, con tanto di cabine condizionate, balconcini e bagno con doccia in camera. L'esperienza sarà molto suggestiva ma comunque moderna.

La baia è qualcosa di meraviglioso. Situata nella baia di Toncino, è caratterizzata da formazioni calcaree ricoperte di una fitta vegetazione che si ergono dalle acque verdognole del mare. Lo spettacolo naturalistico è impressionante. E la cosa più impressionante è la quantità di queste formazioni. Davvero un'impatto meraviglioso. È una delle sette meraviglie del mondo ed è anche patrimonio dell'Unesco. 
Narra la leggenda che, durante la guerra contro gli invasori cinesi, gli dei mandarono una famiglia di draghi ad aiutare i vietnamiti. I draghi si lanciarono nella baia e crearono le isole, che impedirono la navigazione alla flotta cinese. 

Il servizio sulla giunca, si vede, è super organizzato. Ci accolgono, ci intrattengono, ci distribuiscono il pranzo (buono, saporito e fresco) e ci organizzano le attività per il pomeriggio e per il giorno dopo. 

Nel pomeriggio arriviamo nei pressi di un villaggio galleggiante di pescatori, dove ci aspettano una moltitudine di barchette a remi (le persone in viola, nella foto sopra) che ci portano a fare un lungo giro intorno a delle formazioni rocciose e fin sotto la grotta sul mare (sempre in foto). Le barchette sono davvero dei gusci di noce, salendoci ho temuto di ribaltarla, allungando la mano si toccava il pelo dell'acqua. La nostra rematrice è una signora di una certa età, con il caldo, il sole a picco e la fatica di remare abbiamo un attimo temuto non reggesse tutto il giro, ma la gita è stata proprio carina.

Dopo il tramonto (che avviene circa alle sei e mezza - a differenza dell'Italia, qui il sole tramonta presto la sera) cena (sempre compresa nel viaggio) e poi ne approfitto per farmi fare un bel massaggio al viso (questo non compreso - ma ogni tanto bisogna pur concedersi qualche vizio) mentre la Dolce Metà va a provare la pesca al calamaro (e non becca nulla).

Per la sera la giunca attracca in un posto tranquillo (probabilmente è pericoloso navigare con visibilità ridotta, ci sono tante secche e rocce affioranti). Si vedono intorno a noi molte altre navi tipo la nostra (se ne vede una nella foto dell'alba, sopra), e dire che eravamo nella zona meno battuta della baia. C'è un altro percorso, più noto, che è molto più affollato! Ecco, parlando di affollamento, visto che la baia è un posto ultra gettonato e molto amato (perché è una figata), ho davvero apprezzato la scelta della nostra agenzia di affidarci ad una giunca che ha effettuato un percorso meno famoso. Già così c'erano sempre in vista altre navi, non oso immaginare dall'altra parte cosa potesse non esserci!

Dopo una bella notte di sonno, sveglia all'alba (letteralmente) e per poi sbarcare su una formazione rocciosa per visitare un grotta. Purtroppo non è stato possibile fare il bagno nella baia (c'erano delle belle spiaggette) ma deve esserci stato qualche incidente di recente, per cui hanno emanato un divieto di balneazione (e Cicciopasticcio mi è sembrato molto stupito quando gliel'abbiamo raccontato, quindi era proprio una cosa fresca). A proposito di sicurezza: ogni volta che abbiamo preso una barchetta per spostarci (in qualunque punto del Vietnam da Hanoi fino al delta del Mekong)ci hanno sempre obbligati a mettere i giubbotti salvagenti. Ho idea che ogni tanto qualche turista finisca a mollo!

Verso le undici siamo di nuovo sulla terraferma dove Cicciopasticcio ci stava aspettando per ripartire. Prima di andarcene dalla baia facciamo ancora una visita ad una fabbrica di perle, dove ci spiegano l'operazione chirurgica a cui sottopongono l'ostrica per ottenerle. In pratica innestano una pallina di madreperla, insieme ad una parte dell'ovario di un'altra ostrica (bagnata di un disinfettante) e poi richiudono tutto. Dopo qualche anno possono verificare cosa ne è uscito. Solo il venti percento delle ostriche riesce a creare delle perle utilizzabili nella gioielleria. Quelle malformate finiscono per essere triturate e impiegate nella cosmesi. Le ostriche presumibilmente mangiate.

Il posto ovviamente era caro, ma avevano dei bei prodotti. Le perle finte di cui ho letto in rete personalmente non le ho viste ma la guida ci aveva avvertiti di diffidare delle immancabili venditrici ambulanti perché cercano di rifilare del plasticume dipinto.

Lasciamo quindi la splendida baia di Halong per andare in posto altrettanto suggestivo: Tam Coc.

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Altre puntate del viaggio:

[Vietnam] - Intro
[Vietnam] Cosa abbiamo mangiato (parte 1)
[Vietnam] Cosa (non sempre) abbiamo mangiato (parte 2) - Fritto tutto è buono
[Vietnam] Hanoi - La capitale del nord


Commenti

  1. Bellissimo posto, ma peccato che la giunca fosse moderna, la mia mente era già entrata in modalità Sandokan (anche se quella era la Malesia)

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    1. Ah ah ah XD Confesso anche io che non mi ero documentata particolarmente e mi ero fatta dei film sull giunca :P

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  2. Uno dei posti più belli del Vietnam! Che cielo stupendo, io ci sono stata in inverno e c'era la nebbia (che ha reso il posto ancora più suggestivo, ma con il sole sembra tutto ancora più bello).
    Povero Cicciopasticcio, in Vietnam non si può stare senza clacson! :)

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    1. In realtà ho scoperto poi guardando in giro in rete che siamo stati molto fortunati a beccare una giornata di pienissimo sole. Davvero incantevole :D
      Quell'autista l'abbiamo visto soffrire XD

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