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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

[Vietnam] Halong Bay - Scenari da favola

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Il giorno successivo al nostro arrivo in Vietnam la guida ci carica in macchina all'alba per un viaggio di tre ore verso la baia di Halong. Hanoi dista  solo 150 km da Halong ma le strade vietnamite non sono autostrade a mille corsie (più stataline a corsia unica), per cui bisogna calcolare bene i tempi per gli spostamenti. In ogni caso, Ciccciopasticcio e il suo autista (un tizio ossessionato dal clacson, al punto che l'agenzia probabilmente gliel'aveva disabilitato sulla vettura per non far venir pazzi i clienti, e che quindi si sfogava facendo ossessivamente i fari a macchine e motorini) ci caricano e ci portano, puntualissimi, alla baia per le undici. Qui ci aspettano le hostess della Victory Star , la giunca su cui pernotteremo la notte successiva. Per prima cosa si portano via i nostri bagagli, che ritroveremo un'ora più tardi davanti alla nostra cabina. In generale in quattordici giorni di viaggio tra fattorini, autisti e attendenti vari, non siamo mai ri

Dottore, dottore ... guardo Real Time!

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Quando ancora stavo a casa dei miei, mia madre effettuava un controllo serrato della qualità delle tramissioni accettabili di essere messe in onda sull'unica televisione domestica. Film, telefilm, programmi, venivano passati tutti al vaglio e selezionati in base al loro livello.  Varietà?  «Non ammessi!» Reality show?  «Scherzi!?» Programmi vari?   «Dipende. Ma anche no.» Cartoni animati?  «Per bambini.» Film splatter?  «Troppa violenza!» Film Horror?   «Ah ah ah. No!» E via discorrendo ... Quindi non ho praticamente mai guardato tv spazzatura fino ad un annetto fa. Tranne i cartoni, quelli se vogliamo me li sono sempre procurata in altro modo.  In ogni caso, ultimamente sto lavorando come un mulo, per cui tendo ad arrivare a casa ad orari improbabili e, subito dopo cena, finisce che, sfinita, mi piazzo davanti alla televisione a guardare programmi spazzatura della più infima specie. E mi addormento nel giro di mezz'ora, come un cinquantenne qualunq

[Vietnam] Hanoi - La capitale del nord

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La prima tappa del nostro viaggio e la città di riferimento per gli spostamenti al nord del Vietnam è stata Hanoi, l'ex-capitale. Infatti, dal 2010 la nuova capitale è Ho Chi Minh City (la città precedentemente conosciuta come Saigon - ragazzi che casino con i nomi e le capitali). Hanoi ci ha dato subito una bella botta di impatto, visivo, uditivo e perfino olfattivo. La città non è ricchissima (anzi, direi pure piuttosto povera) ed è caratterizzata da: una sterminata quantità di negozietti, che la rendono un gigantesco bazar a cielo aperto; dalle strane case costruite lunghe e strette (in pratica una camera per piano, magari per cinque piani di altezza - le case vengono costruite dalle singole famiglie, il concetto di palazzina urbana non c'è. O sono grattacieli o case fatte dalle singole famiglie. Probabilmente non sanno nemmeno cosa sia una riunione di condominio); e da un traffico infernale, composto principalmente da motorini e motorette guidate con suprema s

Certe volte l'occhio inganna

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Io, Amico A e un altro collega siamo in sala riunioni per un meeting super tecnico con ben due fornitori diversi in teleconferenza. La sala riunioni in questione è davanti all'ufficio del Big-Boss (ossia il capo del  mio capo). Siamo in attesa che si palesi un programmatore ancora mancante all'appello e abbiamo messo, per sicurezza, il telefono in muto.  La scena quindi è la seguente: tre persone in silenzio davanti ad un telefono che aspettano (e intanto lavorano ai loro computer). In contemporanea c'è un meeting plenario dei boss per una situazione d'emergenza nell'altra sala riunione. Sentiamo il PMO andare timidamente a chiamare il Big-Boss perché hanno bisogno di lui per decidere qualcosa.  «Un attimo e arrivo» E, un attimo dopo, il Big-Boss entra di slancio nella nostra riunione, si siede comodo di fianco ad Amico A (che si fa prendere una sincope) e se ne esce tutto tranquillo con: «Ragazzi però chiamatemi quando iniziano le riunioni,

Sevizio al cliente

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Venerdì lavorativo, decidiamo di andare fuori a pranzo, visto che la mensa aziendale era ancora chiusa per ferie. Per cambiare decidiamo di provare un posto nuovo, una pizzeria\burgheria. Arriviamo sul posto in quindici affamati impiegati e il cameriere (ma ho il vago sospetto fosse anche il padrone) ci dà solo il menù pizza. Va bhe, niente hamburger, ce ne faremo una ragione. Dopo un quarto d'ora abbondante in cui serve allegre tavolate di clienti abituali, torna finalmente da noi a prendere le ordinazioni. Inizia il primo: «Una margherita, grazie» «No, niente pizze» «Come no!?»  «Eh, no, oggi il forno non va» Ecco. Bene. Grande. Quindi che si mangia? Acqua fresca per tutti? E occhio a non esagerare che si ingrassa! E poi, perché ci ha astutamente portato il menù pizza? A questo punto (e solo dopo esplicita richiesta) Mister Simpatia ci porta, pure scocciato, il menù degli hamburger che ha una scelta di sette\otto tipi diversi di panino.

[Vietnam] Cosa (non sempre) abbiamo mangiato (parte 2) - Fritto tutto è buono

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ATTENZIONE SEGUE FOTO CHE PORTEBBE ESSERE DISTURBANTE DI PARTE DI CANE SU UN BANCO DI MACELLERIA. APRITE SOLO SE VI SENTITE.

[Vietnam] Cosa abbiamo mangiato (parte 1)

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Per quanto riguarda il cibo, abbiamo mangiato dei pasti molto buoni (anche in posti inaspettati come le bancarelle di Hanoi) e, al contempo, abbiamo mangiato mega schifezze in posti consigliati dalle guide (carne avariata, molluschi duri e cattivi, tonnellate della maledetta lemon-grass a coprire ogni sapore). Una volta ho rigettato dallo schifo e, devo ammettere, un paio di volte abbiamo mangiato in catene internazionali per rifarci un attimo la bocca. Altre volte abbiamo mangiato divinamente. È stato  tutto molto altalenante.  Tralasciando le cose strane e anche un po' disgustose che abbiamo visto o mangiato (che avranno un post completamente dedicato), facciamo una breve carrellata dei tipici pasti che abbiamo fatto. I primi tre dall'alto sono: Un piatto grigliato sul momento su una bancarella di strada ad Hanoi. Per noi era la prima sera, e abbiamo deciso di rischiare. Cicciopasticcio che ci aveva suggerito un ristorante fighetto nella zona delle ambasciate